lunedì 2 marzo 2009

PESCI E PESCATO


Sono un blogger pessimo. Sono due mesi che non pubblico un post. Mi sono ricordato di avere un blog quando ho tentato di leggere una incomprensibile discussione sulla filosofia bloggista . Spronato da questa incompleta lettura, mi sono promesso di scrive qualcosa, spesso, anche ti poco spessore. Ma, comunque, qualcosa.

Mi sono anche trasferito qua perché Valencia è una città di mare. E adesso, me ne approfitto. Infatti ormai ho preso l'abitudine a cucinarmi il pesce. Per molti italiani, compreso me, il pesce è un piatto speciale. Non ordinario. La negazione della sua abitudinarietà la fa il prezzo: da noi è un piatto costoso. La mia soluzione personale per questa leccornia era, in Italia, la pesca diretta. Soluzione che spesso guidava anche le scelte delle vacanze estive.

Invece, in Valencia, ma in generale in tutta la Spagna, il pescato (pescado) ha lo stesso prezzo della carne. Lo si può trovare nel supermercati, ma io preferisco comprarlo al mercato centrale del Cabanyal. Al mercato, il prezzo è più alto; ma ho ricosciuto meno presente la presenza di pesce allevato. Il costo inoltre non è un limite. Infatti al mercato si può contrattare il prezzo, mentre al supermercato il commesso non può aiutarti. Il trucco sta nel andarci poco prima dell'orario di chiusura del sabato. A quest'ora i banchi svenderanno il pesce poiché non lo potranno rivendere il lunedì. Il metodo è molto semplice: arrivo verso le 14:00 (il mercato chiude alle 14:30), mi aggiro fra i banci, mentre i pescivendoli cominciano a riporre l'invenduto nelle cassette si polistirolo, quando trovo quello che gradisco, mi avvicino con fare curioso aggiungendo un pò di furia. A questo punto, chiedo l'offerta, o la faccio io. Così, mi sono portato a casa:
  • per 15€, 5 orate da porzione;
  • per 4€ un kilo di cannolicchi (o coltellacci, navajas);
  • con 4€ una orata (dorada) di 600gr;
  • fette di tonno a 0,90€;
  • con 10€ una sogliola (lenguado) di circa 1Kg;
  • con 10€ , una spigola (lubina) e una orata.

Tutti cucinati al forno, tranne i cannolicchi con cui ho fatto gli spaghetti.

Pensavo che i pesci per essere venduti a questi prezzi dovessero provenire da acquacultura. Invece, la mia conoscenza delle forme del selvatico mi indica precisamente che era pesce pescato. Alla fine è arrivata la conferma grazie a pesci citati nell'ultimo esempio (e nella foto, con una sirena). Il sabato che li ho comprati mi sono scordato di farmeli pulire. Quando ho preso in mano i pesci per sbuzzarli, ho trovato in bocca della spigola una piccola gallinella. Questo prova che il pesce è stato pescato. O meglio, è stato pescato mentre stava mangiando.

Come detto sopra, anche le catene di supermercati hanno il banco del pesce (pescaderia). O meglio, il banco del pesce si trova in tutti i negozi, mentre il banco della carne (carnicaría) solo in alcuni (che curioso, da noi è l'inverso). Al supermercato il prezzo è più basso che al mercato, ma il pesce è spesso proveniente da acquacultura. Non ci sono contrattazioni sul prezzo. Ma alla catena Consum, dopo le 19 del mercoledì e del venerdì, fanno lo sconto del 50%.

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