giovedì 18 dicembre 2008

UPV WATERPOLO - seconda parte

Il 23 parto alla volta dell'Italia. E' già stato programmato un allenamento con la mia ex-squadra con cena annessa. Per dare adito è più interesse e togliere qualche semplice curiosità, posto la seconda parte del tema: UPV WATERPOLO.

L'allenatore, primo portiere e capitano. Insomma fa tutto lui. Tipo molto spagnolo (mono rasta) e poco preparato.

Ha evidenti carenze in materia di preparazione fisica e tecnica. Non posso giudicare visto che non sono esperto in materia., ma posso fare confronti con gli allenatori italiani che hanno avuto la sfortuna di allenarmi. Alcune perle sono:

  • “Adesso nuotiamo 2 volte mezzora”

  • “ Nuota per un ora”. Penso: vorrà un lavoro ultra-aerobico. Mi metto a fare 15x200 con 30 sec di riposo ma lui si arrabbia. “Non ti ho detto di fare le serie”

  • Facciamo solo lavoro aerobico. E quando non nuotiamo, facciamo allenamento da portieri.

  • Non allena le boe (bollas) e , di conseguenza, i marcatori di boa. Sostiene la teoria che la boa va marcata da dietro (ma questo, in tutte le squadre che ho visto).

  • Non suggerisce mai una sequenza di gioco. Per fortuna.

  • Nel uomo in più (uno mas) fa difendere a uomo, e all'attacco, saltare un uomo. Ce ne sarebbero altre, ma non le scrivo.

  • La difesa a zona non esiste, manco quando siamo uno mas in difesa.

In compenso, è un ottimo portiere. Ha la stessa efficacia del Cavalieri, ma è MOLTO meno rompi coglioni durante la partita. Ha giocato nel Turia, la squadra più forte della comunitad, e si vede.


Il campionato: giochiamo nella divisione d'honor masculina de la comunitad Valenciana.

Mi spiego meglio: il campionato spagnolo è diviso in nazionale (campionato regio) e regionale. Ognuno è a sua volta diviso in divisione d'honor, primera division e secunda division, tutte monogirone. Insomma ci sono una serie A, una serie A2 e una serie B. Ma, se ci sono circa 20 federazioni locali, ci sono 20 gironi di serie C ( divisione d'honor local), 20 serie D e così via. I vincenti di ogni campionato di serie C partecipano ad un torneo nazionale. I primi 3 vengono promossi in serie B. Tenendo conto che ogni campionato di serie C è formato da circa 10 squadre, si capisce bene che 200 squadre abbassano molto il livello di ogni singola competizione.

Argomento a parte meritano le singole partite. Infatti, il calendario è molto aleatorio. La federazione permette alle singole squadre di comunicare fra loro per rimandare o confermare le partite. In sostanza non giochiamo mai nelle date stabilite dal campionato. La disorganizzazione avanza incontrastata, ma favorisce le partite durante la settimana, che sono molto meno stressanti.


Le altre squadre. Per il momento ho incontrato solo altre due squadre. (In verità, ne avrei dovuta incontrare un terza, ma non ho partecipato per una classica Nardata.) Devo dire: sono piazzati bene. Fanno molta palestra rispetto alla mia squadra. Ma il livello tecnico tattico è simile. Peccato che spesso ci sono dei veterani che danno molto filo da torcere ai miei giovani compagni.

Per rimanere in argomento, ho visto oltre la mia solo la piscina di Alicante. Una pozzanghera. Per contro, la comunale di Arenzano è un mare. Questa è pure alta 1,40m.


L'arbitraggio: strano ma vero: ci sono due arbitri. Che insieme non ne fanno uno bono. Infatti hanno due metri differenti e spesso si sbagliano nei ruoli. Interessante il caso di marcatura della boa. E'consentito trattenere da dietro, ma non anticipare d'avanti.

Personalmente, odiano le mie furbate. In una partita, dopo un fallo ho alzato la mano, l'avversario mi ha tirato a se prendendomi per l'altro braccio e sono stato espulso. Ugualmente, dopo aver preso la palla alla boa avanti, mi pongo d'avanti sotto i bracci di quest'ultima, accentuo una sua trattenuta e vengo espulso per simulazione. Ripeto: il marcatore di boa viene espulso per simulazione nei propri due metri mentre parte in contrattacco.

Stupidamente, ho ottenuto lo stesso risultato anche nella partita precedente. Pensavo di dover fruttare il fatto che gli avversari non alzano mai le mani per discolparsi di una trattenuta. Invece, qua si punisce il contrario.

Inoltre, ci sono i 30 secondi per azione, ma non ci sono i contasecondi. In sostanza, vieni espulso se ti capita di tirare mentre la giuria fischia la fine dell'azione.

Interessante la novità che le squadre in panchina non posso tenere palloni. I palloni vengono cumulati in una ciambella di salvataggio posta sul piano vasca agli angoli estremi del campo. In caso di uscita del pallone, sarà l'arbitro a prendersi l'onere di passarla al portiere.

A inizio partita non ci sono controlli, ne di unghie ne di documenti. Questa sarà una cosa da fruttare con un po' di napoletanità.


IO: la mia bassissima competitività in questo livello pessimo risalta come quella di un campione. Per loro, tiro fortissimo, nuoto velocissimo, sono bravissimo. Peccato che insieme all'altro italiano non basti. Contenere tutti gli errori diventa molto pesante per due soli giocatori.

Capitolo a parte lo merita il mio fisico. Sento la mancanza di un allenamento serio. Inoltre, nel ultimo periodo non ho dato molta importanza agli esercizi di protezione della spalla. E quindi, mi dole talmente tanto che sono pure finito all'ospedale a cercarmi del ghiaccio. In compenso, la squadretta ha il fisioterapista gratis. Dovrò sfruttarlo.

Per la cronaca, sono stato ribattezzato Pepe per la difficoltà di pronunciare il mio nome (la sillaba gia in spagnolo non c'è). Ho evitato di farmi chiamare Nerchio. Mi ricorda la mia vita italiana e voglio distinguere bene le due situazioni. Inoltre, in squadra c'è Sergio, pronunciato cerghio. Mi sarei confuso.

Il giorno prima della partita c'è il foglio della convocazione (selecion). I numeri delle calottine non vengono assegnati. Ognuno sceglie quello che desidera in concordia con i compagni. Come per il soprannome, non cerco il numero 7. Ho scelto il numero 3, e questo ha già alzato polvere fra i miei compatrioti.


A presto, per altri argomenti.



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1 commento:

  1. Hola Pepe... come mai non racconti la tua Nardata? Siamo curiosi lo sai...

    Mmm, sembra che la qualitá della pallanuoto in spagna non sia un gran ché... io che mi lamentavo dei miei colleghi magiari...

    Anche noi abbiamo due arbitri ma le palle le buttiamo noi in acqua... ah, e i 30" al bordo vasca ci sono... e controlli unghie e custome assenti! Via, vedró di analizzare i miei colleghi in un futuro post del mio blog...

    Ciao ciao ci si vede a Empoli!!

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