domenica 19 luglio 2009

PRIMO TRASLOCO

Durante la primavera, la mia compagna d'appartamento Edurne va in crisi esistenziale: decide di abbandonare Valencia, e di tornare a casa dei genitori a Pamplona. Sarebbe uscita dall'appartamento Con la fine degli esami di giugno. Con lei, uscirà Pierre per trasferirsi in Chile. Quindi insieme a me sarebbe rimasto Brice, al quale però restavano solo due mesi di Erasmus. L'idea sarebbe stata quella di passare il contratto d'affitto (alquiler) a me. Ma mi ritiro: troppo difficile condividere (compartir) un appartamento di 4 camere. Tirare fuori 800€ al mese è duro e rischioso e la soluzione di sfruttare gli Erasmus mi disgusta. Capisco gli Erasmus: giocare mesi di studio all'estero, divertendosi, ma con la paura di tornare in patria con un pugno di mosche. Però i ragazzi hanno 21 anni, solitamente sono poco ordinati e vanno poco d'accordo con i lavoratori ventissettenni. Decisione: cambio casa.

Cerco un appartamento condiviso (piso compartido) durante il mese di giugno. La zona da me battuta è la stessa dell'appartamento vecchio, zona abbastanza vicina all'università e al mare. A causa dei corsi ho poco tempo a disposizione, inoltre i pochi appartamenti che visito non mi piacciono. Fino a che la mia compagna di lavoro Jana non mi chiede di condividere casa con lei e la sua canina (perrita). Accetto. Cominciamo quindi a cercare un appartamento grande a sufficienza e con terrazzo per il cane. Infine, troviamo l'appartamento dove sto adesso. Due camere con balcone, grande corridoio, un bagno, cucina, salone e ripostiglio (forse 3° camera). L'appartamento è situato in centro, più lontano dall'università rispetto al vecchio; ma cambiare non mi spiace. Tuttavia, è ancora abitato dai vecchi inquilini, i quali usciranno l'ultima settimana di giugno portandosi via tutti i mobili. Il fatto che l'appartamento non si ammobiliato mi preoccupa. Però, la mia futura compagna ha la soluzione: si farà inviare i mobili da Maiorca, la madre del suo ragazzo gli colleziona (?). Ok, ma dovevo comunque procurami un letto e un materasso.


L'ultima settimana del mese è una guerra: comincio a impacchettare, ma devo anche lavorare con il mio cooperante venuto per una settimana dall'Olanda e, se possibile, studiare. Arriviamo a venerdì, inizio il trasloco con il furgone (furgoneta) affittato da Edurne: una sudata incredibile. Siamo al 2 Luglio e il caldo mi fa sciogliere nel sudore. Ma ancora non ho finito, devo andare a comprare il materasso. Compro 300€ di materasso e rete. Arrivato all'appartamento riesco bene a trasportare il materasso per le scale, ma la base (150 x 190) si incastra nelle scale. Fortunatamente vengo aiutato da un coinquilino. Sabato 3 usciamo definitivamente dall'appartamento, non prima di aver discusso con i proprietari sorpresi dello stato della casa dopo 4 anni che non si facevano vedere.

Ma non mi dirigo alla mia nuova casa, bensì a Pamplona. Torno lunedì mattina alle 6 e scopro che:

  1. il cesso si muove, e l'acqua esce dallo sciacquone

  2. Un rubinetto in bagno è intasato

  3. il boiler perde.

  4. Il rubinetto in cucina non è strinto.

  5. Il frigo fa acqua.

  6. Ci sono alcune mattonelle che possono essere tolte e si muovono quando ci cammino sopra.


Al mattino ne parlo a Jana. Lei ancora non si è spostata, dobbiamo ancora firmare il contratto e se tutto non sarà apposto lei non firmerà. Chiamo la proprietaria la quale non sapeva nulla di tutto ciò. In sostanza, passo 2 settimane senza potermi fare la doccia in casa, fino a che terminati gli esami di dottorato, non prendo in mano la situazione (lasciata precedentemente alle due donne) e organizzo l'intervento degli idraulici.

Ma le sorprese non sono finite. Giovedì arrivano due idraulici messicani, tirano fuori lo scaldabagno nuovo (termos) ma è ammaccato, escono e tornano con un altro. Io vado a fare la spesa, torno e mi stanno aggiustando il bagno. Mi dicono:

Guarda, la chiave centrale dell'acqua non chiude Per cambiarti i pezzi abbiamo fatto il bagno. Ma peggio ancora, se qualcosa ti perde acqua o si rompe te non sai come bloccarla, inondi l'appartamento e i vicini. E devi andare a chiude l'acqua centrare del palazzo (finca). Dillo alla proprietaria che va cambiato. Noi qua abbiamo finito, ti stringo un tubo in bagno e andiamo via!”

CRACK!!!!

Il tubo marcio si rompe. L'acqua comincia ad uscire a secchi (cubos), io e l'assistente ci sbatteziamo a seccare il bagno con il mocho e i cenci. L'altro è sotto il lavandino in costume da bagno. La perdita è fermata, chiamo la proprietaria, mercoledì prossimo saranno nuovamente da me.

Dimenticavo: Jana non si ancora trasferita. Lo farà durante le mie ferie. Intanto mi ha portato la sua topolina Patri. Si ricomincia: animali per la casa.




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